La sua storia
Un Racconto di Amore, Tradizione e Scoperta
Gli Anni di Rinascita
Un piccolo borgo storico, incastonato tra le dolci colline Sannite, inizia a respirare dopo la fine della prima guerra mondiale. È qui, a Santa Croce del Sannio, che questa affascinante storia prende vita.
Gli Anni di Rinascita
L’Amaro Santa Croce nasce come un simbolo di gratitudine verso gli eroici soldati che tornavano a casa. Creato con amore e passione per festeggiare il loro ritorno, il tempo sembrava averne cancellato l’esistenza. Nel cuore di un’Italia risanata dalle cicatrici della guerra, la leggenda di Cloelio e del suo Amaro Santa Croce si distingue come un emblema di amore, dedizione e tradizione.
La leggenda della fontana
In questo borgo, dove il tempo sembra essersi fermato, si trova una fontana antica, adornata al centro da un volto che da secoli veglia sui santacrocesi. Questo volto, secondo la leggenda, rappresenta una ninfa protettrice, una creatura magica che aveva benedetto il villaggio con abbondanza e prosperità. Alcuni anziani del luogo raccontavano che, nelle notti di luna piena, la ninfa prendesse vita, danzando attorno alla fontana e versando acqua dalle sue mani per assicurare un raccolto abbondante e proteggere il borgo da ogni male.
Un Amore che Sfida il Tempo
Cloelio, un valoroso soldato con un animo indomabile, aveva anelato durante gli anni più oscuri del conflitto al giorno in cui avrebbe potuto riabbracciare la sua amata Vittoria e la terra natia che tanto amava. La passione di Cloelio per le erbe officinali non era un caso, ma una vera passione di famiglia.
Suo padre, Don Filippo, era un uomo di grande conoscenza e rispetto nella comunità per la sua abilità nell'uso delle erbe per scopi curativi. Fu lui a trasmettere a Cloelio l'amore e il rispetto per il potere curativo della natura, un dono che Cloelio avrebbe poi utilizzato per creare il suo elisir.
Il destino sorprende
Al suo ritorno, Cloelio trovò Vittoria ad attenderlo, il suo cuore era traboccante di gioia e sollievo. Insieme, decisero di commemorare la fine della guerra con la creazione di qualcosa di straordinario da condividere con tutta la popolazione: l’Amaro Santa Croce, un infuso di erbe selezionate con cura e amore, simbolo di resilienza e gratitudine.
Vittoria, donna di grande saggezza e sensibilità, divenne la guardiana della ricetta segreta e l’ispiratrice di ogni ingrediente. In una giornata di festa, con il sole che baciava le pietre antiche del villaggio, Cloelio e Vittoria presentarono l’Amaro Santa Croce alla loro comunità, radunata davanti alla storica fontana del borgo. Mentre l’acqua zampillava allegramente, simboleggiando la rinascita e la vita che scorre, ogni abitante ebbe l’opportunità di assaggiare l’elisir, celebrando insieme la pace ritrovata e la promessa di un futuro luminoso.
Un Tesoro Celato
Col passare del tempo, la ricetta dell’Amaro Santa Croce si trasformò in un tesoro celato, custodito con gelosia tra le pagine di un diario. Nel 1973, la storica ricetta dell’Amaro Santa Croce fu ritrovata casualmente, nascondendo la sua preziosa ricetta tra le pagine dell’antico diario, appartenente a Vittoria. Quel ritrovamento fu un momento magico. L’Amaro Santa Croce racchiudeva molto più di un semplice liquore: era un elisir di emozioni autentiche, un legame con la storia e la tradizione che meritava di essere tramandato.
Da quel momento un team di appassionati lavorò instancabilmente, sperimentando nuove tecniche di produzione, fino a che nel 1976 sono riusciti a riportare l’Amaro Santa Croce sulle nostre tavole lasciando però invariata la sua antica ricetta.
Amaro Santa Croce Oggi
Oggi, l’Amaro Santa Croce è un simbolo di qualità e tradizione. Con la sua ricetta che unisce il passato al presente, ogni bottiglia racconta la storia di un borgo ricco di passione e di un liquore che ha saputo conquistare il cuore di chi lo assaggia. L’Amaro, con la sua miscela di erbe selezionate, è diventato un punto di riferimento per gli intenditori, un prodotto che parla la lingua della qualità e del rispetto per la natura.
L’Amaro Santa Croce non è solo un nome, ma una promessa di momenti indimenticabili, l’emozione di un sorso che racconta la passione di generazioni. È la certezza che, in ogni goccia, c’è un pezzo di storia, un frammento di quel borgo incantato dove la ninfa ancora danza e dove l’amore di Cloelio e Vittoria continua a vivere.